Impianto di aspirazione polveri laboratorio
Aspirazione centralizzata da 20 postazioni laboratorio
La principale problematica da risolvere sono l’utilizzo di sistemi che non interferiscano con la produttività degli operatori, riducendo il rischio chimico di fumi e polveri
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L’impianto di aspirazione polveri da laboratorio, derivate dalla lavorazione di particolari in gomma, plastica e metallo ci è stato commissionato da una importante multinazionale Svizzera produttrice di cinturini per orologi nel settore lusso.
La principale problematica da risolvere sono la riduzione del rischio chimico al quale viene esposto il personale di laboratorio che utilizzando attrezzature manuali effettua lavorazioni su particolari che rilasciano in ambiente : fumi, micropolveri ed esalazioni .
In questi casi l’aspirazione con una captazione ravvicinata è fondamentale per evitare che gli inquinanti raggiungano le vie respiratorie e si disperdano nel laboratorio, depositandosi su macchinari ed attrezzature con successiva difficile pulizia .
Soluzione ideale : Il braccio aspirante da laboratorio
Grazie all’utilizzo del braccio aspirante, è stato possibile progettare l’impianto di aspirazione polveri da laboratorio in modo da catturare direttamente alla fonte gli inquinanti aero dispersi. Questo prodotto è studiato per l’aspirazione localizzata in postazioni di lavoro in cui è richiesta elevata mobilità, ad esempio in laboratori chimici, università, scuole, industrie chimiche, farmaceutiche ed elettroniche. La struttura ha snodi in polipropilene e tubi in alluminio anodizzato, ogni postazione è dotata di serranda di regolazione a tenuta e raccordo alla rete di canali centralizzata. In questo caso il cliente ha voluto gli snodi rossi ma di solito possono essere bianchi o di altri colori. I bracci aspiranti da laboratorio sono stati forniti da Secureair.
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Il progetto : Impianto di aspirazione polveri con 20 postazioni da servire contemporaneamente
L’aspirazione centralizzata di fumi e polveri è abbastanza semplice quando ci sono da servire poche postazioni, in questo caso l’elevato numero di postazioni che possono essere “aperte” o “chiuse” ha reso la progettazione più complessa del solito, raggiungendo però una piena soddisfazione da parte del committente.
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Normative di riferimento
- D.lgs. n. 81 del 2008 “Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” che ha sostituito le precedenti in materia quali il D.P.R. n. 303/56 “Norme generali per l’igiene del lavoro”, il D.P.R. n. 547/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” e il Decreto Legislativo n. 626/94 “Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro” la celeberrima “626”.
- INAIL e personale di laboratorio
Ricordiamo che Ai sensi del D. lgs. 81/2008, il Datore di Lavoro ha l’obbligo di valutare il rischio chimico sul luogo di lavoro e, qualora vengano superati i valori limite di esposizione, elaborare e applicare un programma di misure tecniche o organizzative volte a ridurre al minimo l’esposizione e i rischi che ne conseguono.
Cosa includono sempre i nostri impianti di aspirazione ?
– progetto e disegno complessivo impianto
– fascicolo tecnico con elenco parti ricambio
– trasporto su camion dei materiali imballati
– montaggio a regola d’arte dei materiali sopra citati
– parte elettrica : allacciamento di potenza al ns. quadro e dallo stesso al ventilatore
– certificazioni secondo normative CE – CEE
– avviamento impianto, collaudo e regolazione del quadro ad inverter
– redazione del POS o DUVRI
– oneri di sicurezza (3%)