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Per le imprese Italiane che decideranno di investire nella qualità dell’aria dotandosi di sistemi o impianti di aspirazione è stata finalmente fatta chiarezza sulle modalità di accesso tecniche al nuovo «Piano Transizione 5.0» che prevede 6,3 miliardi di euro, a valere sul «P.N.R.R.» («Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza») i quali si aggiungono ai 6,4 miliardi di euro, già previsti dalla Legge di Bilancio 2024, per un totale di circa 13 miliardi di euro nel biennio 2024-2025, a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane.sono state previste nuove ed importanti novità: arriva un nuovo credito d’imposta 2020 al posto dell’Iper ammortamento e super ammortamento.
La nostra società grazie ad un’importante e storica partnership tecnica, è in grado di seguire i propri clienti in modo efficiente e professionale, fornendo l’importantissima certificazione di conformità EX ante per questa nuova legge.
Gli impianti di aspirazione rientrano tra gli investimenti ammissibili
Il piano transizione 5.0 ovviamente non cita specificatamente gli impianti di aspirazione ma fa riferimento all’allegato A, articolo 1, comma 9, il quale specifica quali sono i beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0» . In particolare a pagina 2 cita : ” filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche e organiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o di fermare le attività di macchine e impianti”.
Tuttavia non è più sufficiente come per industria 4.0 il sistema sia “controllato” da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti, ma sono ammissibili al beneficio solo i progetti tramite i quali è conseguita una riduzione dei consumi energetici rispetto ai valori registrati nell’anno precedente all’avvio degli investimenti in esame (al netto delle variazione dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono su tale rilevazione).
Quale il beneficio per le aziende che effettuano investimenti conformi al piano 5.0?
Il contributo consiste in un credito d’imposta che varia in funzione del livello di riduzione dei consumi energetici conseguita e dell’ammontare degli investimenti agevolabili secondo la seguente tabella:
Investimenti [€] | Riduzione dei consumi energetici [%] | ||
Unità produtt.: dal 3 al 6% Processo: dal 5 al 10% | Unità produtt.: dal 6 al 10% Processo: dal 10 al 15% | Unità produtt.: almeno 10% Processo: almeno 15% | |
Fino 2,5 mln | 35% | 40% | 45% |
Da 2,5 a 10 mln | 15% | 20% | 25% |
Da 10 a 50 mln | 5% | 10% | 15% |
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile dell’IRAP e non rileva ai fini del rapporto di cui agli artt. 61 e 109 comma 5 del TUIR.
Procedura operativa per accedere ai contributi
Al fine di poter accedere al beneficio, è necessario che ogni impresa beneficiaria provveda a caricare sulla piattaforma del GSE creata ad hoc per questa agevolazione:
- la comunicazione “ex ante” contenente descrizione del progetto e relativo costo, unitamente ad una certificazione tecnica preventiva per definire il credito di imposta prenotato;
- gli ordini di acquisto inerenti al progetto con il pagamento di almeno il 20% di acconto, per poter definire il credito di imposta spettante, entro 30 giorni dalla relativa prenotazione;
- la comunicazione “ex post” di completamento dell’investimento con relativa certificazione.
Il GSE, dopo dieci giorni dalla presentazione della comunicazione di completamento, verificati la correttezza dei dati e la completezza dei documenti e delle informazioni rese oltre al rispetto del limite massimo dei costi ammissibili, comunica all’impresa l’importo del credito d’imposta utilizzabile in compensazione, il quale non potrà in ogni caso eccedere l’importo del credito d’imposta prenotato. Il credito potrà essere utilizzato in compensazione in un’unica soluzione entro il 31.12.2025, l’eventuale importo residuo sarà utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo.
NB: per le PMI le spese di certificazione energetica ex ante ed ex post sono riconosciute in aumento del credito per un importo massimo di 10.000 Euro.
Quali sono gli impianti di aspirazione che rientrano nel Piano transizione 5.0?
Dal punto di vista tecnico il primo requisito rimane quello del 2019 ovvero che l’impianto di aspirazionesia dotato di una serie di filtri dei quali sia possibile monitorare costantemente lo stato di intasamento. In aggiunta a questo la fase di progettazione prevede l’analisi dei consumi energetici, con conseguente selezione di ventilatori, motori elettrici e sistemi di filtrazione con i massimi rendimenti disponibili.
Di conseguenza sono sono compresi tutti gli impianti di aspirazione che prevedono un sistema di filtrazione come ad esempio:
- Impianti di aspirazione fumi e polveri con filtri metallici e a tasche
- Impianti di aspirazione con filtrazione a cartucce autopulenti per fumi e micropolveri
- Impianti di aspirazione e filtrazione a maniche per grandi quantità di polveri
- Impianti di aspirazione e depurazione con carboni attiviper odori ed esalazioni SOV/COV
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